Rispondiamo a Roberta
Ho un labrador di 16 mesi maschio pesa 32 kg. Abbiamo fatto analisi per scrupolo, non aveva nessun problema. Risultato: positivo…
Ciao Roberta,
ti ringrazio di aver esposto qui il tuo problema.
Sei nel posto giusto.
Se sei d’accordo, ti darò una linea guida per il tuo caso e poi amplieremo il discorso anche ad altri che si trovano o si potrebbero trovare nella tua condizione.
Partiamo dai dati che abbiamo:
Cane, Labrador, 32 kg, nato presumibilmente a settembre del 2023.
Tieni a mente questo dato perché è fondamentale per determinare la causa dell’infezione.
È risultato positivo a un test di screening per gli anticorpi, fatto per una valutazione generale in assenza di sintomi.
Il paziente ha possibilità sia di soggiornare all’esterno che in casa.
Dopo il test, il veterinario curante non prescrive terapia ma consiglia esami fra un mese.
Il modo migliore per affrontare la situazione è capire cosa è successo e cosa potrebbe succedere in futuro.
Oggi abbiamo abbastanza strumenti per determinarlo.
Quindi dividiamo per punti:
- Contagio
- Risultati del test
- Possibili scenari
- Cosa bisognerebbe fare
Partiamo dal contagio
Capire dove e come il paziente si è infettato è essenziale, perché la malattia non lascia immunità. Se non individuiamo la fonte del contagio, continuerà a infettarsi nei mesi e negli anni successivi, portando prima o poi alla comparsa dei segni clinici.
Nel tuo caso specifico, il paziente è nato alla fine del 2023, quindi ha attraversato ben due stagioni infettive: quella del 2023 e quella del 2024. Infatti, il flebotomo vettore è attivo almeno in Italia da marzo a ottobre inoltrato e, in alcune regioni ad alta incidenza, anche da febbraio a dicembre, con una scomparsa transitoria di poche settimane alla fine di gennaio.
Dove è avvenuta l’infezione?
I flebotomi possono avere comportamenti esofili (pungono solo all’esterno delle abitazioni) o endofili (come il Phlebotomus perniciosus, che punge anche in casa).
Questo è stato il flebotomo responsabile dell’epidemia in Spagna nel 2021.
Quindi, pilastro fondamentale:
- Valutare la presenza di flebotomi nel giardino, usando trappole moschicide per identificare la specie e il rischio di contagio (anche per gli esseri umani).
- Trattare l’abitazione per l’eventuale presenza di flebotomi in ambiente domestico.
Abbiamo fatto webinar e video a tema sul nostro canale YouTube.
In calce ti metto i link dove trovarli.
Risultato del test
La presenza di anticorpi rilevabili non assicura che il paziente abbia realmente l’infezione. Indica, però, che c’è stato un contatto tra il cane e il parassita.
Bisogna quindi procedere con indagini dirette per verificare se l’infezione è già presente nell’organismo.
Quindi è necessario eseguire la PCR midollare.
- Se l’esito è positivo, si dovrà intervenire a seconda della situazione clinica.
- Se l’esito è negativo, l’immunoregolazione è d’obbligo, per evitare che il contagio si propaghi dal punto di inoculo agli organi.
Possibili scenari
a) Il paziente ha l’infezione latente, non ancora valutata. Se si diffonde, nel tempo darà origine alla forma sistemica, la più grave della malattia.
b) Il paziente rimane portatore per mesi o anni.
c) Il paziente guarisce spontaneamente.
Tutti e tre gli scenari sono modificabili attraverso le terapie, quindi è il caso di intervenire subito e non aspettare.
Cosa bisognerebbe fare
Una volta ottenuto il test positivo, si deve procedere con la valutazione dello stadio della malattia attraverso esami generali e PCR midollare, per poi decidere la terapia più opportuna.
Parlane con il tuo veterinario, fagli leggere questo post se necessario e, se vuole, può contattarci per collaborare alla gestione del caso.
Un abbraccio.
Per ulteriori approfondimenti, puoi trovare il materiale sui nostri canali social:
- Canale YouTube: https://www.youtube.com/@dottgianlucabarbato
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Dott. Gianluca Barbato
Medico Veterinario
Specializzato in Patologia e Clinica degli Animali d’Affezione
Consulente Scientifico per la Training Center LLC.