Ciao!
Avrei una domanda da fare riguardo Immunopet.
A metà del 2023 ho iniziato a somministrarlo al mio cane leggendo gli effetti molto positivi su questo gruppo.
Questo perché era uscito un risultato 1:80 positivo che poi nel tempo è diventato negativo.
A novembre 2024 le è stata diagnosticata una bruttissima anemia emolitica immunomediata per cui è ancora in cura.
Dopo aver fatto ogni tipo di analisi non è stata trovata nessuna causa.
Mi chiedo se possa aver contribuito in pare Immunopet in quanto va ad agire sul sistema immunitario.
Sono mai stati riscontrati casi simili o si tratta solo di una coincidenza?
Ciao Giulia, grazie per il post, perché grazie alle tue perplessità possiamo toccare punti importanti.
Come mi piace fare, dividerò gli argomenti per punti e poi tireremo le conclusioni.
Troverete sul blog i post distinti nei prossimi giorni, quindi ricordate di andare a leggerli.
Secondo me i punti da trattare sono:
- Titolo anticorpale per leishmania e interpretazione dei valori.
- Anemia emolitica, cause, diagnosi e terapie.
- Immunopet e ruolo sul sistema immunitario, benefici ed effetti collaterali.
Partiamo dal primo punto.
Titolo anticorpale
Quando facciamo la valutazione anticorpale per l’eventuale contagio da leishmania, questo può essere fatto con la tecnica di diluizione seriale con immunofluorescenza, attraverso l’ELISA quantitativo o il test rapido qualitativo.
Immunofluorescenza (IFAT)
Questa tecnica serve a misurare la quantità di anticorpi presenti nel sangue. Per farlo, il campione viene diluito progressivamente e mescolato con un reagente fluorescente che si attacca agli anticorpi. Guardando il campione al microscopio, si verifica fino a quale livello di diluizione gli anticorpi sono ancora visibili. Il risultato è espresso in numeri, come 1:40, 1:80, 1:160, ecc., che indicano il numero di diluizioni effettuate prima che gli anticorpi non siano più rilevabili.
Ad esempio, un risultato di 1:40 significa che gli anticorpi sono stati rilevati fino a 40 diluizioni, mentre 1:80 indica che erano presenti anche dopo 80 diluizioni.
ELISA
Questo metodo è più semplice: si usa un test che cambia colore in base alla quantità di anticorpi presenti. Più il colore è intenso, maggiore è il numero di anticorpi. I risultati vengono riportati come un valore numerico, che rappresenta la quantità di anticorpi nel sangue.
Test rapido qualitativo
Questo test funziona in modo simile a un test di gravidanza: si mette una goccia di sangue su una striscia e, se sono presenti anticorpi, appare una linea colorata. Non dice quanti anticorpi ci sono, ma semplicemente se sono presenti o assenti.
Come interpretiamo questi risultati?
Mi soffermerò sul tuo valore di 1:80.
Quando il test riporta valori compresi o inferiori a 4 volte il valore minimo, che nel caso del tuo esame corrisponde a 1:40 o 1:80, il risultato non è attendibile fino a 4 volte il valore minimo.
Cioè, se il minimo è 1:80, fino a un risultato di 1:320 il test non è attendibile.
Se fosse 1:40, fino al risultato di 1:160.
Cosa significa che non è attendibile?
Significa che non c’è certezza che gli anticorpi rilevati siano riconducibili alla leishmania. Da studi recenti, quando ci sono valori dubbi come in questo caso, è più probabile che vi siano infezioni parallele che stanno alterando il risultato.
Le infezioni più probabili sono:
- Borrelia burgdorferi
- Rickettsia spp.
- Ehrlichia spp.
- Anaplasma spp.
Da osservazioni cliniche, anche:
- Babesia spp.
- Bartonella spp.
- Mycoplasma spp.
Quindi, è molto più probabile che il paziente abbia queste infezioni piuttosto che la leishmania, poiché il parassita leishmania induce risposte anticorpali molto più alte, in genere dell’ordine di migliaia di diluizioni ancora rilevabili.
Per ricollegarmi al tuo caso specifico, la maggior parte delle anemie immunomediate sono collegate a queste malattie elencate. Questo ci riporta al secondo punto della risposta sull’anemia immunomediata.
Anemia emolitica o immunomediata
Questo tipo di anemia si innesca per la distruzione dei globuli rossi attraverso una risposta immunitaria diretta contro queste cellule.
Questa risposta è innescata da sostanze o parassiti che si legano ai globuli rossi e che il sistema immunitario identifica come difettosi o ostili, distruggendoli.
Dividiamo le anemie di questo tipo per semplicità:
- Anemie immunomediate da cause infettive: quando viene riconosciuto un parassita che innesca la reazione di distruzione.
- Anemie immunomediate da cause chimiche: quando sostanze chimiche innescano la reazione, come ad esempio cipolle e alimenti simili nel cane.
- Anemie idiopatiche: quando non si riesce a determinare una causa precisa.
Immunopet, effetti sul sistema immunitario, benefici ed effetti collaterali
L’Immunopet contiene sostanze attive come betaglucani, acido cordiceptico e acido ganoderico (estratto dal Reishi).
Questi composti hanno la capacità di regolare il sistema immunitario, stimolando una risposta equilibrata sia in caso di infezioni sia in caso di infiammazione.
Funzione di AHCC, acido cordiceptico e acido ganoderico
- AHCC: migliora l’attività delle cellule natural killer e aumenta la resistenza alle infezioni.
- Acido cordiceptico: favorisce il metabolismo energetico e ha un effetto stimolante sul sistema immunitario.
- Acido ganoderico: noto per le sue proprietà antinfiammatorie e immunomodulanti.
Benefici riscontrati:
- Normalizzazione più rapida dei parametri infiammatori.
- Riduzione dei giorni di terapia necessari per negativizzare il parassita.
- Aumento della vitalità e miglior resistenza alle infezioni.
Possibili effetti collaterali:
- Prurito nei pazienti con infezioni attive da Malassezia.
- Diarrea transitoria che si risolve modificando il dosaggio.
- Irrequietezza notturna, legata all’effetto stimolante del cordyceps.
- Aumento della libido nei maschi interi.
- Leggero effetto diuretico.
Controindicazioni teoriche:
Nei tumori del sistema immunitario (come i linfomi) è sconsigliato, ma non è il suo principale utilizzo, quindi il rischio è limitato.
Conclusioni
Se il paziente aveva un titolo di 1:80 per la leishmania, è più probabile che abbia un’infezione mista da malattie ematiche come quelle elencate, che se non trattate conducono all’anemia emolitica.
A questo proposito, consiglio di richiedere approfondimenti con specialisti del settore, come il Dott. Walter Tarello, di cui trovi la pagina Facebook facilmente. Per supporto terapeutico, contattaci.
Dott. Gianluca Barbato
Medico Veterinario
Specializzato in Patologia e Clinica degli Animali d’Affezione
Consulente Scientifico per la
Training Center LLC
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