Rispondiamo a Silvia Zabai: Leishmaniosi Canina: Diagnosi, Prevenzione e Strategie Terapeutiche per Affrontarla al Meglio

Silvia si trova ad affrontare la leishmaniosi del suo cane, complicata da insufficienza renale e, come scrive lei, sviluppata dopo la vaccinazione contro la malattia a seguito di un test negativo.

Alla diagnosi si è deciso di correre ai ripari per aiutare il rene. Riporto qui il suo post:

Attenzione ai TEST RAPIDI!?
Ai primi di giugno negativo, quindi vaccino… a settembre elettroforesi indicativa di leishmaniosi ma sottovalutata perché il focus era sui problemi riproduttivi. Progressivo rifiuto del cibo, grave insufficienza renale e anemia ai primi di novembre… diagnosticata leishmaniosi GRADO “C”!!!
Ricovero di 8 giorni per diagnosi, plasmaferesi e anche trasfusione… uscita VIVA e con miglioramento renale ma appetito MOLTO altalenante e ridotto… mi sta SPARENDO!!!
Cure con Milteforan, Allopurinolo, gastroprotettori, farmaci per pressione alta e tachicardia.
SONO DISPERATA!!!

Cerchiamo di mettere in ordine tutti gli aspetti, in modo da aiutare anche altre famiglie che si trovano nella stessa situazione di Silvia:

  1. Test diagnostici annuali: quali fare e come interpretarli;
  2. Prevenzione: la leishmaniosi del nostro cane non deve essere un terno al lotto;
  3. Vaccino: è realmente efficace nel proteggere dall’infezione?
  4. La leishmaniosi e l’insufficienza renale sono realmente così legate?
  5. La miltefosina è indicata in caso di insufficienza renale?

1. Test diagnostici annuali: quali fare e come interpretarli

Ogni anno, circa tre mesi dopo la fine della stagione infettante, è buona norma eseguire la ricerca anticorpale nei pazienti che non hanno mai contratto l’infezione.

Per chi ha già avuto la malattia, questo test non è indicato, poiché potrebbe risultare positivo in modo persistente o fluttuante, anche senza una reale ricomparsa della malattia. Per questi casi è necessario procedere con ricerche di biologia molecolare. Abbiamo pubblicato post a tema sul nostro canale YouTube, sulla pagina Facebook e nel gruppo.

Le ricerche anticorpali possono essere eseguite tramite test rapidi o metodiche più accurate come l’IFAT (ormai obsoleta) o l’ELISA quantitativa, che risulta molto più sensibile.

Un risultato positivo indica che il paziente ha avuto contatto con il parassita, ma non ci dice se è malato o meno, poiché rileviamo anticorpi di memoria.

I test rapidi hanno un’affidabilità inferiore, in quanto non rilevano bassi livelli di anticorpi. Non sono consigliati nelle zone altamente endemiche.


2. Prevenzione: la leishmaniosi del nostro cane non deve essere un terno al lotto

Non è corretto, né responsabile, eseguire test diagnostici sperando che il cane non sia infetto. Questo dovrebbe essere un caso fortuito, mentre la prevenzione deve essere la base di tutto.

Collari e pipette da soli non bastano per proteggere i cani nelle zone endemiche. È fondamentale farli soggiornare prevalentemente in ambienti domestici.

Uscire al parco va benissimo: il pappatacio non morde se il cane è in movimento. Tuttavia, è categoricamente sconsigliato lasciare il cane fermo all’aperto, in quanto diventa un facile bersaglio per i vettori.


3. Vaccino: è realmente efficace nel proteggere dall’infezione?

La vaccinazione non si è dimostrata capace di ridurre significativamente i tassi di infezione nei cani esposti al parassita. Purtroppo, crea una falsa percezione di sicurezza, inducendo le famiglie a trascurare altre strategie preventive.

Detto questo, il vaccino è consigliato per i cani assicurati, poiché alcune assicurazioni non coprono le spese senza vaccinazione. Tuttavia, non può essere l’unica strategia. Altrimenti, ci ritroveremo con il cane malato, perdendo sonno, salute e denaro nel tentativo di curarlo.


4. La leishmaniosi e l’insufficienza renale sono realmente così legate?

No! La leishmaniosi può causare insufficienza renale, ma la correlazione è spesso sopravvalutata. Al primo segno di insufficienza renale, molti si fermano agli anticorpi senza approfondire.

Le infezioni urinarie sono tra le cause più frequenti di insufficienza renale e spesso sono concomitanti con la leishmaniosi, senza esserne la causa diretta. Diverso è il discorso della proteinuria, che è una costante nei casi gravi di leishmaniosi.


5. La miltefosina è indicata in caso di insufficienza renale?

La miltefosina è uno dei farmaci più prescritti, ma tra i meno efficaci. Non elimina il parassita nei cani con cariche elevate e può essere altamente tossica.

Nella mia esperienza, con migliaia di pazienti trattati con successo, la miltefosina è un’opzione solo in casi estremi, quando altre terapie hanno fallito o non sono applicabili (meno dell’1% dei pazienti). Sicuramente, non è mai indicata in corso di insufficienza renale, epatica o complicanze gastriche.


Spero che queste informazioni ti siano utili e spero di averti presto tra i miei pazienti.

Ti lascio i nostri contatti per richiedere una chiamata gratuita dei nostri consulenti:
Centro Studi sulla Leishmaniosi Canina

  • Numero italiano linea 1: +39 02 82941449
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Per ulteriori approfondimenti, puoi trovare il materiale sui nostri canali social:

Dott. Gianluca Barbato
Medico Veterinario
Specializzato in Patologia e Clinica degli Animali d’Affezione
Consulente Scientifico per la Training Center LLC

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