Il pappatacio, come tutti gli insetti, predilige alcuni ambienti mentre altri sono ostili alla sua vita.
Dal momento che siamo già nella stagione di piena invasione dei pappataci, in questo post ti parlo dell’ambiente favorevole al loro sviluppo e di come limitare la proliferazione.
Poichè una delle cause primarie di contagio è la presenza di animali selvatici, è necessario non attirare questi ultimi.
In secondo luogo, i pappataci prediligono situazioni di sporcizia e degrado che creano l’ambiente favorevole per la loro sopravvivenza e per lo sviluppo della malattia.
tane di topi;
feci;
rifiuti;
crepe nel terreno e nei muri
sono tutti ambienti che contribuiscono alla proliferazione dei pappataci e allo sviluppo della malattia.
Al contrario di quello che si crede, i bacini d’acqua sono un ambiente favorevole per le zanzare ma non per i pappataci che, in tal senso, si comportano in maniera molto più simile alle mosche
In ambienti esterni, noi consigliamo l’utilizzo del draker: la cipermetrina microincapsulata è un piretroide sintetico a bassa tossicità e bassa latenza.
La microincapsulazione:
la protegge dai raggi solari rendendola più duratura;
riduce significativamente il dosaggio necessario per la prevenzione, rendendolo atossico anche in presenza di gatti;
blocca l’odore pungente di veleno, tipica degli insetticidi;
Per quanto riguarda i dosaggi, 1ml ogni litro di acqua per 3 volte a settimana, è sufficiente.
Si può aumentare la dose fino a 10 ml per litro, utilizzandolo una volta a settimana: con questi dosaggi è consigliato tenere i propri animali in casa almeno per 30/40 min dopo aver utilizzato il prodotto.
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