Il vero problema dell’allopurinolo è la sua capacità di bloccare parzialmente e poi totalmente, nel tempo, l’enzima xantina ossidasi, il quale trasforma la xantina in acido urico.
Rispndiamo ad un post di Davide che chiede consigli sull’alimentaizone e l’allopurinolo.
Buonasera, secondo voi potrei adottare come dieta per la mia cocker di 8 anni durante il periodo di somministrazione dell’allopurinolo?
L’acido urico è solubile, mentre la xantina non lo è. Per capirlo con un esempio semplice: se prendi un cucchiaino di xantina e lo metti in acqua, questa precipita sul fondo come un sasso. Se invece fai lo stesso con l’acido urico, si scioglie come lo zucchero nel caffè.
L’esempio del caffè non è casuale: se metti troppo zucchero, una parte precipita sul fondo, ma fino a una certa quantità si scioglie. Lo stesso vale per l’acido urico.
Quando un paziente assume allopurinolo, specialmente ai dosaggi usati contro la leishmania (5-20 volte quelli previsti per la prevenzione dell’accumulo di acido urico), il corpo accumula xantina, una molecola non solubile.
Questa può depositarsi nei tendini, ossa, legamenti, pelle, muscoli e, soprattutto, nei reni.
Da anni è noto il fenomeno della mineralizzazione renale in corso di terapia con allopurinolo.
Come ridurre i rischi
Per limitare questo problema, è fondamentale che l’urina del cane sia molto diluita. Questo permette, grazie al flusso costante di urina, di trasportare la xantina in vescica e poi all’esterno, riducendone il deposito.
Se l’urina è molto diluita, la quantità di xantina sarà inferiore alla capacità di eliminazione del rene, e anche in presenza di xantina, le urine rimarranno “pulite”.
Il falso mito delle diete a basso contenuto di purine
C’è un fraintendimento sull’uso dell’allopurinolo: si pensa che la dieta debba contenere poche purine, perché la xantina deriva dal loro metabolismo. Questo ha portato alla moda delle diete a base di latticini, che però, secondo la nostra esperienza su migliaia di pazienti, non funzionano.
Perché?
- Mancanza di amminoacidi essenziali, fondamentali per il metabolismo del cane.
- Carenza proteica, che porta il corpo ad degradare le proprie proteine con un processo chiamato autofagia.
Il paradosso? Il corpo rilascia più xantina, ottenendo l’effetto opposto a quello desiderato.
Strategie per minimizzare i rischi
- Il cane deve produrre urine molto diluite, anche aggiungendo acqua nella ciotola.
- Il rapporto grassi/proteine deve essere a favore dell’anabolismo, per limitare l’autofagia e favorire la sintesi di nuovo tessuto muscolare, che conserva le purine.
- Esame delle urine obbligatorio almeno mensile, meglio se testato anche a casa con strisce per monitorare il pH e il peso specifico urinario.
- Ecografia renale in caso di presenza di cristalli nelle urine.
Valutazione del mangime e del caso clinico
Se vuoi avere una valutazione più precisa del mangime che hai postato e una valutazione del caso clinico specifico, possiamo farlo tramite una consulenza.
Noi utilizziamo software avanzati, creati da programmatori esperti e guidati dal nostro team medico, per analizzare le etichette dei mangimi e capire se siano adeguati per il cane.
Questi strumenti hanno un costo di utilizzo per licenza, quindi, se vuoi usufruire di questo servizio, ti consiglio di chiamarci per valutare un preventivo.
Dott. Gianluca Barbato
Medico Veterinario
Specializzato in Patologia e Clinica degli Animali d’Affezione
Consulente Scientifico per la
Training Center LLC
Centro Studi sulla Leishmaniosi Canina
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